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C'È VITA SU VENERE

Michele Abbondanza e Antonella Bertoni
Abbondanza/Bertoni

5 Ottobre
2024

20:30

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In prossimità della propria morte la Fenice costruisce il nido: lì essa brucia completamente e dalle sue ceneri genera l’uovo nuovo. “Il cigno” di Saint-Saens (anche Zeus dovette trasformarsi in cigno per arrivare a fecondare l’uovo di Leda) genera qui un amato uovo di gallina. Il conseguente festoso entusiasmo si declina in una consumistica esplosione rosa, che confluisce in un esaurimento e svuotamento del personaggio, esausto e circondato dai resti del suo agire.
Rimane solamente l’interprete abbandonata sotto il costume: è il tempo dello svelamento, di rivelare la possibile fragilità di chi si nasconde dietro a una maschera, dietro a un velo ed anche dietro al suo stesso viso. Per vedere chi la sta guardando e giudicare chi la sta giudicando.
Si innesta così l’ultima metamorfosi in creatura con stampelle, quadrupede espiatorio (capro?) o meraviglioso ed enigmatico ippogrifo, che lentamente si allontana, solitario passeggiatore tra passate rovine.

 

Michele Abbondanza

C'È VITA SU VENERE

di Michele AbbondanzaAntonella Bertoni

con Antonella Bertoni

disegno luci Andrea Gentili

elaborazioni sonore Orlando Cainelli

direzione tecnica Claudio Modugno

maschera e oggetti di scena Nadezhda Simenova 

abito Chiara Defant 

fotoTobia Abbondanza

organizzazione, strategia e sviluppo Dalia Macii

amministrazione e coordinamento Francesca Leonelli

comunicazione e ufficio stampa Francesca Venezia 

produzione COMPAGNIA ABBONDANZA/BERTONI
con il sostegno di MiC - Ministero della Cultura, Provincia autonoma di Trento

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